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Città di Codroipo
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G. B. Fabris nel suo Illustrazione del distretto, ora mandamento di Codroipo, fotografa con precisione la natura di alcuni dei servizi offerti alla fine dell'Ottocento: "Codroipo, capoluogo del Comune, sede di mandamento, di un'agenzia delle imposte dirette, e del catasto, di un ufficio di registro che serve anche per Latisana, di un ufficio postale e telegrafico, di un banco di lotto, di una stazione di rr. Carabinieri, e compreso nella zona doganale di confine che si stende alla sinistra del Tagliamento, ha una popolazione di 2.402 abitanti (censimento 1881)".
La concisa ma esaustiva descrizione di un primo processo di modernizzazione, di una società che tuttavia è ancora connessa all'economia agricola, prosegue mettendo in evidenza le direttrici principali di sviluppo che in qualche modo possiamo riconoscere anche nell'evoluzione di Codroipo nella seconda metà del Novecento. Accanto a un generale miglioramento dell'agricoltura, agli esordi della produzione industriale, alla presenza della ferrovia e delle vie di comunicazione - in particolare della Strada Maestra d'Italia -, il borgo codroipese si conferma come un importante emporio commerciale - in particolare vanno ricordati i mercati del grano e del bestiame bovino - che stimola anche un processo di innovazione urbana e un vita sociale sempre più animata.
Mentre Codroipo perde lentamente molte delle tracce del suo passato storico e monumentale - e forse anche un po' della sua memoria - la piazza e il centro acquistano un aspetto più "moderno" e "civile", grazie all'illuminazione a petrolio e alle opere di riassetto delle strade, delle abitazioni e degli esercizi pubblici: le piccole botteghe si trasformano in negozi e magazzini che aprono le loro vetrine allo sguardo di una clientela sempre più attenta ai cambiamenti della moda e sensibile al potere della rèclame. Questi mutamenti, che testimoniano delle trasformazioni economiche e sociali avvenute , favoriscono l'affermarsi di una certa quantità di servizi di accoglienza e socializzazione: alberghi e caffè, locande e osterie sono
a disposizione dei residenti, dei forestieri di passaggio e dei molti che, soprattutto nei giorni di mercato, raggiungono Codroipo dai vicini borghi agricoli. Questo lento processo di emancipazione da strutture economiche e sociali oramai arcaiche, che continuerà anche nei primi decenni del Novecento, accelera rapidamente nel secondo dopoguerra. Il Friuli, da area depressa e marginale rispetto ai principali poli di industrializzazione del Nord, si avvia verso un processo di decollo economico e diviene in pochi decenni un modello di sviluppo alternativo a quello delineatosi nel Nord-Ovest, un modello basato sulla piccola e media industria e sul lavoro artigianale diffusi sul territorio e su una articolata rete di servizi a supporto delle strutture produttive. È soprattutto seguendo questa vocazione che Codroipo ha saputo inserirsi nel contesto produttivo del medio Friuli, consolidando la propria vocazione commerciale e di centro erogatore di servizi.